Thengia del Muss

Ovvero salita al M. Castel di Barcis lungo vie per nulla consuete.

Il M. Castel di Barcis (urge la specificazione per distinguerlo dal vicino Castel della Cialedina), con la sua lunga dorsale Sud Est che inizia su Ponte di Mezzo Canale, divide la Val Provagna dalla Val Cellina. Particolarmente interessante è la sua parete Est ben visibile dalla statale 251 della Val Cellina nel tratto tra la frazione di Contron e la galleria paravalanghe. Questa parete è stata salita da Gloria Cossettini e Francesco Cofone in data e per itinerario ignoto, con difficoltà, si suppone sostenute; tale salita non è mai stata pubblicata ed è un onore per me, qui e ora, menzionarla.

L'osservazione del M. Castel di Barcis dal M. Frate mi ha svelato la possibilità di un passaggio che nella carta regionale al 5000 è denominato Cengia della Mussa. In realtà i locali, lo sapremo dopo l'escursione parlando con il signor Egidio da Cellino, chiamano il percorso la Thengia del Muss poiché vi passavano con gli asini per recarsi in Provagna per lavoro.

Oggi la maggior parte di chi va per montagne non si muove se non ha informazioni più che sufficienti, la certezza del raggiungimento dell'obiettivo; si utilizzano per ciò tutti gli strumenti a disposizione (e aggiungo che si tende a pensare che tutto sia lecito e dovuto). Partire invece sulla base di qualche azzardata deduzione, all'avventura come si suole dire, non è consuetudine: il più delle volte si va incontro a sconfitte o peggio si può restare incrodati. Posso dire che per quanto riguarda questa gita, siamo stati anche fortunati, ma le affinate coscenze che abbiamo acquisito nel corso degli anni io e Stief, sono state basilari per il buon fine. Anche se Michele diffidava di noi. Per questo gli dedico il passaggio chiave della nostra via: una provvidenziale cengia che ci ha permesso di aggirare un tratto di cresta altrimenti insuperabile.

Con una partenza da strapparsi i capelli (nessuno è perfetto...) partiamo da Cellino per salire alla base delle pareti del M. Provagna; il Col Nudo ci guarda.

Dalla sella del Col Martin (in centro foto) percorriamo pale di bosco alla base delle pareti.

A guidarci le tracce degli animali.

Ed eccoci alla Thengia del Muss.

Usciti sulla cresta Sud Est del M. Castel iniziamo la risalita dell'aereo crinale con divertenti passaggi su roccia.

Arrivati all'anticima del monte troviamo, come detto una provvidenziale cengia che ci permette di aggirare il salto terminale.

La Thengia del Mitch.

In vetta!

Sette ore in cima; percorso logico, ma non troppo. Capatina in vetta al Provagna per Stief che non c'era mai stato e poi discesa in Cialedina per il CAI 969. Grazie a Fausto e a Egidio di Cellino.

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